MONOGRAFIE

Quando Superga ha il cappello

di Gaetano Di Modica.

Un vecchio adagio piemontese, tradotto in lingua corrente, recita: "Quando Superga ha il cappello, o fa brutto o fa bello".

Superga (Sancta Maria Sub Pergolam), collina sacra alla storia piemontese, domina il tratto della Val Padana che da Sud avvolge la collina torinese piegando poi verso Est. Il fatto che abbia un cappuccio di nuvole apre a tutte le possibilità.

Dice: ma il gradiente termico, l'adiabatica secca o quella umida ...Tutte balle! La realta' dei fatti è che questo angolo del Piemonte è legato a microclimi disastrosi non solo per gli alianti. Abbiamo una escursione termica tra estate ed inverno che va dal Gebel cirenaico al circolo polare o quasi: i pioppi che vanno bene a Casale non funzionano a Cuneo.

Prendiamo la tipica situazione da Ovest. I grandi venti sinottici arrivano sulle Alpi e hanno tre possibilita': sfilare via verso Est senza passare la barriera alpina, passarla (raro) o determinare una situazione di Phoen. Il che significa che a Cesana nevica, a Susa piove e a Torino vai in giro in maglietta a prendere il sole. Il tutto in non più di 80 chilometri in linea retta.

Per le altre situazioni vale la regola del "cul de sac" (absit injuria verbis!). In questo giro della Padania chiuso da rilievi alpini da tre parti, può succedere di tutto. Anche e sopratutto, che tutta la "rumenta" (termine piemontese al latino "ramentum" che significa "monnezza", dal latino "minuties", uffa!) della Val Padana viene qui e si ferma. Se poi ci metti la subsidenza anticiclonale hai la bella estate torinese: caldo, umido, visibilità quasi nulla.

Dice: ma a Vancouver ti prevedono l'arrivo di un fronte da Ovest con l'approssimazione di dieci minuti! , da un giorno all'altro.

Ma va a.... Vancouver! Dico io. A Est hanno tremila miglia (marine, che sono piu' lunghe delle altre!) di mare, belle piatte (le montagne più vicine son in Giappone o giu' di lì) e con un buon orologio non hanno problemi

Li voglio vedere a Superga, i meteorologi canadesi! Potranno bersi un buon bicchiere di buon vino piemontese, ma quanto a previsioni...

Per carità! Anche noi abbiamo le nostre giornate fumanti!

Mi ricordo quella volta, era maggio del `56 (o marzo del `64). Mah!



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