L’aeroporto di Mirafiori
Il 1910 fu un anno di particolare fervore per le attività aeronautiche torinesi.
Nel novembre 1910 “La stampa sportiva” organizzò e patrocinò una settimana di gare aviatorie sul prato dell’Ippodromo di Mirafiori. Assieme a piloti francesi e belgi vi parteciparono Ruggerone su Farman e Cagliani su Hanriot oltre a Manissero, Neri, Cobianchi, Mocafico, Cagno, Faccioli e Rossi.
- La gara sulla distanza di 100 chilometri fu vinta da Neri su Antoinette
- Quella di trasporto passeggeri e velocità da Cagno su Farman
- Quella di quota da Fischer.
- Quella di velocità pura da Manissero su Blériot con 82,1 km/h
- Quella di decollo da Cobianchi su Farman con 39,50 metri
In quella occasione il fotografo Odoardo Ratti col pilota Fischer fece le prime foto aeree scattate in Italia.
Narrano le cronache di allora che
“… l’ippodromo è gremito; lungo il viale diretto a Stupinigi non vi è posto neanche sui rami degli alberi tanto che i proprietari dei campi circostanti, invasi dal pubblico, arrivano a far pagare la postazione a chi desiderasse un punto di vista migliore per seguire lo spettacolo”.
Fu del tutto evidente la necessità di dotare Torino di un vero campo volo in quanto gli spazi dell’ippodromo non erano adeguati alle esigenze della nascente industria aviatoria.
I tecnici della SAT (ovvero quel che sarà il futuro Aero Club Torino) presieduta dall’instancabile Montù, individuarono quindi un’area di 300.000 metri quadrati compresa tra strada delle Cacce e strada Castello di Mirafiori quale luogo ideale per il nuovo aerodromo.
Ebbe così inizio la costruzione delle strutture del primo aeroporto di Torino cioè dell’aeroporto di Mirafiori (ove oggi si trova il parco Colonnetti) destinato a diventare da lì a pochi anni il più importante d’Italia.
L’aeroporto venne ufficialmente inaugurato nel corso di una settimana aerea dal 18 al 25 giugno del 1911, in occasione dei 50 anni dell’unità d’Italia, con l’esibizione di velivoli di Chiribiri, Faccioli-SPA, Asteria, insieme ai velivoli Farman, Blériot e altri di produzione francese.
Gli hangar-officina dell’ingegner Faccioli e quelli dell’Asteria dell’ing. Francesco Darbesio furono tra i primi insediamenti sull’aeroporto di Mirafiori, e su di esso furono effettuati i collaudi dei loro velivoli.
Sul finire del 1911 venne qui collaudato il velivolo “Asteria 2”, primo aeroplano di costruzione italiana acquistato dall’Esercito Italiano.
In occasione dell’Expo Internazionale di Torino del 1911, Montù organizzò il 25 settembre un congresso internazionale di aviazione e parallelamente, in collaborazione con la sada di Milano, la corsa Milano-Torino (ovvero Taliedo-Mirafiori) che si disputò dal 29 al 31 ottobre 1911 con un esperimento di posta aerea. Alla corsa, vinta da Manissero su uno spad-Deperdussin, parteciparono i migliori piloti di allora tra cui Maffei, Gianfelice, Domenichelli e Verona.
Sempre a Mirafiori nel corso del 1911 vennero stabiliti due record: il 16 agosto Mario Cobianchi stabilì il record di durata con 2h 18’40” e nel novembre il pilota Rossi su “Asteria” stabilì il record di durata con passeggero (Paolo Talice) col tempo di 1h.52’00”.
Nel 1911 erano in attività a Mirafiori due Asteria, tre Chiribiri, e un Blériot.
Purtroppo il 20 novembre si dovette registrare la prima vittima in quanto Umberto De Croce su Chiribiri precipitò senza scampo in fase di atterraggio.
L’aeroporto fu bombardato una prima volta nella notte del 13 luglio 1943 da aerei della raf con bombe di grosso calibro subendo una parziale distruzione. Subì altri due bombardamenti, riportando seri danni sia alle aviorimesse dei reparti caccia (non più sul campo) che a quelle dell’Aero Club Torino “Gino Lisa” che crollarono distruggendo tutti i velivoli qui ricoverati.
Il colpo di grazia venne inferto nel 1945 dalle truppe tedesche in ritirata che completarono l’opera distruggendo definitivamente ciò che restava del “Gino Lisa” e del “Carlo Piazza” compresa tutta la documentazione riguardante l’attività dell’aeroporto.
L’aeroporto venne definitivamente chiuso nel 1951.