Thoughts about flight in Turin
Gaetano Di Modica.
It was in the 1930s. I was going to Rivoli, and took the small train that started from Piazza Statuto, at the beginning of Corso Francia, which would take me right into Rivoli.
It was familiarly called the "chicken run" because every now and again it would run over someone trying to cross the tracks that ran alongside the road.
I was struck by the name of a small intermediate station: it was called "Italian Aeronautics." Why not - it was home to the "Fiat Aviation" factory which tested its aircraft on the airfield built in 1916 by the "Pomilio Aircraft Construction Company" and which had been bought by FIAT in 1927 and then renamed as "Italian Aeronautics", later abbreviated to "Aeritalia".
C’era a Torino un altro campo di Aviazione nella allora Piazza d’Armi, dove adesso c’è il Politecnico, e lì si esibì il primo Pilota che volò a Torino, il Francese Delagrange. Il campo fu poi trasferito a Mirafiori e intitolato al Pilota Torinese Gino Lisa, medaglia d’Oro della 1° Guerra Mondiale, caduto in combattimento aereo nel 1917. Il lato Sud del “Gino Lisa” confinava con il Sangone e lì svolgeva la sua attività quella che si può considerare la mamma (visto che il nome è femminile) dell’Aero Club Torino. Era la “RUNA” (Reale Unione Nazionale Aeronautica) che aveva gli Uffici in Via S. Francesco di Assisi. Lì, ancora negli anni ’50 c’erano gli uffici dell’Aero Club Torino, nato nel 1927. Ricordo i voli dei “Caproncini” biplani della Caproni con motore da 130 cavalli.
E ancora le strisciate e i primi “balzi” del mitico “Zoegling” con cui mi sarei cimentato nel ’39 al campo di Casabianca, vicino a Chivasso, ottenendo l’Attestato “A” di volo a vela e poi, con l’altrettanto mitico “Cantù”, l’ Attestato “B”.
Sul campo di Corso Marche, attiguo a Corso Francia, prendevano il volo gli aerei ideati dai due più grandi progettisti Italiani, gli ingegneri Rosatelli e Gabrielli, i mitici “CR” (caccia Rosatelli), i “BR” (bombardieri Rosatelli) e i caccia “G” di Gabrielli.
Sul campo di Corso Marche in una metà del capannone centrale della FIAT Velivoli erano ospitati gli aerei e gli alianti dell’ Aero Club.
Nel 1961, in concomitanza con il Centenario dell’Unità d’Italia, l’Avv. Agnelli Presidente dell’Aero Club favorì il trasferimento dell’attività del sodalizio nella parte Nord del campo previa ristrutturazione di una palazzina preesistente effettuata su progetto del socio prof. Mollino, costruzione di hangar e realizzazione di una pista di volo prima in erba e poi asfaltata in direzione Est-Ovest.